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giovedì 8 luglio 2021

luoghi misteriosi - il tempio di Minerva medica in Toscana

 luoghi misteriosi - il tempio di Minerva Medica in Toscana 


Questo tempio è il luogo più misterioso della Toscana alle porte di Montefoscoli, una costruzione neoclassica costruita da Rodolfo Castinelli .

Situata in una radura luminosa alla fine di un sentiero in mezzo ad un bosco piuttosto scuro, l'atmosfera qui è unica, ricca di simboli massonici, appartenuta al casato Berlinghieri

Andrea Berlinghieri era il medico di Paolina Bonaparte, un medico che si interesso intensamente alla ricerca medica dedicò il tempio a Minerva Medica dea della sapienza, della medicina.

Costruito tra il 1821 e il 1823 con laterizio cotto, mattoni in diagonale rivestiti da intonaco che poi venne rimosso.

Al centro del timpano sopra la facciata del tempio possiamo vedere "l'occhio della provvidenza" che mette i brividi come le teste di minerva e i serpenti che ricordano Medusa uccisa da Minerva.

per entrare bisogna salire cinque gradini che rappresentano secondo la simbologia massonica i cinque sensi, sulla facciata  una grande porta, otto colonne.

L'interno è luminoso e affascinante con due colonne che rappresentano le colonne d'Ercole. IL soppalco serviva per parlare durante le riunione con alle spalle un murale che raffigura una tenda sembra tutto studiato anche le farfalle che si trovano ai lati dei bastoni delle tende

Strano pensare ad un luogo nascosto e controllato nonostante le riunioni massoniche, qui il medico faceva autopsie di cadaveri trafugati per insegnare ai suoi studenti l'anatomia umana. Tempo fa una dottoressa istruita disse di percepire delle presenze e consigliò di esorcizzare l'edificio e così si fece, lei non le sentì più tranne nella camera del guardiano che non era disegnato sulla mappa e quindi non riuscirono a cacciare le presenze.


sabato 10 aprile 2021

luoghi misteriosi - il castello di Vesime

  luoghi misteriosi - il castello di Vesime




castello di Vesime con i suoi imponenti ruderi, sorveglia ancora oggi dall’alto di un poggio, l’omonimo paese della Langa Astigiana, quasi a volerlo ancora proteggere dalle insidie del tempo passato.

Costruito intorno al 1200 e distrutto dagli spagnoli nel 1644, fu proprietà della potente famiglia Del Carretto, come si evince anche dallo schema architettonico, largamente usato dai nobili di quel casato (torre con corpo di fabbrica e muraglione che scende fino a cingere il borgo), in seguito fu ceduto ad altre famiglie.
Il castello ha pianta quadrilatera regolare, con una torre a pianta poligonale nello spigolo nord a forma di pentagono irregolare (con i due lati esterni al muro lunghi e i tre corti all’interno), abbastanza unica nel suo genere.
Nel 1983 si faceva non poca fatica a raggiungere le vestigia, facendosi strada in una fitta foresta di rovi che raggiungevano quasi  i 3 mt di altezza.
Da un primo esame del sito, nonostante le difficoltà legate alla presenza della rigogliosa vegetazione di cui sopra, si notava che si erano conservati quasi interi solo due dei quattro muri perimetrali (nord-ovest e nord-est), mentre degli altri due rimaneva ben poco.
La torre era mancante delle volte interne, ad eccezione di quella di sostegno del tetto, mentre all’esterno vi erano tracce di un muro inglobante i resti di un’altra torre quadrata, con belle feritoie arciere.
Degno di interesse, un passaggio intermurale visibile verso la sommità del muro nord-ovest, di quelli utilizzati di norma per consentire lo spostamento all’interno del castello senza essere notati, particolarità che si può vedere quasi esclusivamente nei manufatti diruti (il castello di Avigliana in provincia di Torino ne è un esempio).
Dopo qualche tempo durante un successivo sopraluogo, la foresta di rovi era sparita per cui l’esterno e l’interno del castello risultavano perfettamente agibili e visibili, portando anche alla luce un arco in pietra, facente presumibilmente parte di un porticato del piano terra dell’edificio.
Il tutto dava l’impressione dell’avvio di qualche progetto di recupero del complesso, ma ad un attento esame, era evidente che sotto c’era dell’altro.
In prossimità del suddetto arco, era stato scavato un grande pozzo circolare di circa 4 mt di diametro per circa 5 di profondità e di fianco erano presenti altri tre o quattro scavi a forma di sepoltura, inoltre un altro scavo, poco profondo, era stato eseguito alla base interna della torre, senza nessuna indicazione riferita ad un eventuale cantiere in corso d’opera, ma la presenza di una carriola, una pala ed un piccone, facevano chiaramente pensare all’iniziativa di un singolo o al massimo di due persone.
Chi erano? Cosa cercavano?

Pare che una leggenda locale parlasse di un tesoro ancora nascosto tra quelle mura, ma che nessuno l’avesse mai cercato a causa dell’aura sinistra che sovrasta il luogo.
Era abbastanza evidente che gli ignoti cavatori sapessero bene cosa cercare, ma non esattamente dove.
La superficie interna del castello era di circa 400 m2, che i personaggi avevano prima bonificato dal roveto senza però bruciarlo, forse per non attirare l’attenzione, ma tagliandolo dalle radici e trasportando le ramaglie altrove (nelle vicinanze non vi era più traccia delle piante), per poi cimentarsi in scavi non proprio archeologici estremamente faticosi, in quanto, solo per portarsi al piano di campagna originario, si dovevano estrarre dalle buche, macerie, detriti e terra per uno spessore di circa 2 metri derivanti dal collasso del castello stesso.

el lato nord-est era visibile anche se nascosto, un probabile accesso a locali sotterranei, che a giudicare dalle condizioni, e dall’aspetto pericolante, sembrava inesplorato da anni e non interessato dai sondaggi succitati.
I lavori furono abbandonati qualche tempo dopo, ma non è dato di conoscere se i risultati siano stati quelli auspicati dagli anonimi sterratori.
Inoltre durante questa visita, sono stati scoperti dei biglietti scritti a mano, su carta da quaderno in vari anfratti della struttura, che invitavano a cercarne altri, come una specie di caccia al tesoro, ma dal contenuto alquanto sibillino e misterioso.
In tempi più recenti percorrendo la strada sterrata di accesso, in una curva prossima al castello, si notava tra i cespugli qualcosa di strano.
Si trattava di una specie di totem, fortemente rappresentativo di elementi negativi, da lasciare chiunque perplesso nel cercare di capirne le presunte funzioni.

Era stato costruito artigianalmente, utilizzando attrezzi ed oggetti in uso nella civiltà contadina, come da foto.
In passato già si avvertiva un certo disagio tutt’intorno al castello, ma quel totem fugava eventuali dubbi su quella sensazione.
Facendo ricerche sul simbolismo dei singoli pezzi che lo compongono si scopre che si tratta di rappresentazioni riconducibili a qualcosa di diabolico.
Una specie di messaggio davvero enigmatico, riservato a chi si inoltra in quel luogo, quasi a voler tenere lontani i curiosi.
Anche in questo caso, chi l’ha fatto e perché?
Questo è un altro mistero legato al vecchio maniero.


giovedì 3 dicembre 2020

il castello di Spilamberto

il castello di Spilamberto 


questo castello come molti altri castelli ha una leggenda, in una parte del castello e in particolare nella cima del torrione c'è una cella che è stata scoperta durante una restaurazione.

Questa cella si trova nel sottoscala ed è stata murata, non si sapeva nulla fino al 1947. Questa prigione è larga 150 cm e piuttosto bassa 

I disegni e le scritte pieni di disperazione trovate hanno portato alla luce la storia di Filippo il Diavolino segregato per una donna da cui è stato tradito.

Non tutta la storia è chiara infatti molte scritte sono illeggibili, sembra abbia passato 3 o 4 mesi in quella stanza molto piccola le scritte sono state fatte con il suo sangue insieme a qualcosa preso dal suo pasto.

Di sera a volte si sente un lamento attribuito al fantasma di Filippo, 



lunedì 31 agosto 2020

castello di Carini in Sicilia

 castello di Carini in Sicilia


il castello è stato costruito tra il 1075 e il 1090 un luogo da visitare per chi ama i luoghi misteriosi e le leggende infatti si dice che nell'anno 1563 Laura Lanza fu uccisa insieme al suo amante

In seguito il castello è stato ristrutturato più volte mantenendo però le caratteristiche del castello, infatti al piano superiore nel salone delle feste si possono ancora vedere un magnifico soffitto di legno e decorazioni gotiche, mentre al piano terra nel salone delle Derrate spiccano due archi in pietra risalenti al XV secolo.

Dal salone delle feste si passa per arrivare alla torre, nella parte orientale del castello in una stanza si trova un lavatoio in pietra, una piccola cappella con un tabernacolo di legno che risale al '600 e una statua di marmo della Madonna di Trapani.

la leggenda racconta che nel 4 dicembre del 1563 Laura Lanza di Trabia baronessa di Carini venne uccisa dal padre con il suo amante Ludovico Vernagallo e non fu reso pubblico per la potenza delle famiglie coinvolte quindi venne divulgata solo la notizia della morte.

Nel 1800 si scopri, grazie a vari racconti tramandati dai cantastorie la storia di Laura e Ludovico e si dice che nel giorno dell'anniversario del delitto un'impronta insanguinata  della mano della baronessa apparirebbe sul mura della sua stanza 




martedì 25 agosto 2020

la quercia delle streghe - Lucca

la quercia delle streghe 

la quercia delle streghe è un albero monumentale in provincia di Lucca si trova nel parco Carrara a Gragnano.

Sembra che quest'albero abbia circa 600 anni ed è alto 24 metri con un tronco dalla circonferenza di 4 metri, è particolare perché la chioma si espande parallelamente al terreno cosa non comune per le querce.

E' in buone condizione anche se alcuni vandali ruppero alcuni rami e durante la seconda guerra mondiale la quercia fu scelta per fare legna da ardere ma per fortuna gli abitanti lo impedirono, ma anche i turisti e gli insetti e i fulmini hanno minato la sua sicurezza 

La leggenda vuole che la chioma sia orizzontale a causa dei sabba che le streghe facevano sui rami un'altra leggenda dice che quella sia la quercia dove venne impiccato Pinocchio quando lo volevano derubare 

Ma la particolarità dell'albero è stata proprio la sua resistenza negli anni ora possiamo ancora vederlo nella sua forma rigogliosa e particolare




lunedì 10 agosto 2020

luoghi misteriosi in Lombardia - Consonno

 Luoghi misteriosi in Lombardia - Consonno

In Lombardia Consonno è simbolo di abbandono un pasese fantasma, una frazione di Olginate (LC) sul Monte Brianza.

All'inizio dell'900 vi abitavano 300 abitanti, arrivato in paese il Conte Mario Bagno una persona eccentrica che volle trasformarlo sfruttando la vicinanza a Milano distrusse il paese perchè voleva trasformarlo in un paese dei balocchi 

Quando il progetto fu completato molte persone lo frequentarono perché ricco di sale da gioco, balere, sfingi egiziane, pagode cinesi, negozi tutti particolari.

Ma ben presto le persone persero interesso e tutto finì anche perchè nel 1978 una frana isolò completamente il paese trasformandolo in un paese fantasma la proprietà è tutt'oggi degli eredi del Conte.






mercoledì 5 agosto 2020

la piramide di Bomarzo

La piramide di Bomarzo

Bomarzo è un comune del Lazio in provincia di Viterbo qui si trova il parco dei mostri dove possiamo vedere gigantesche statue e facce di mostri 

Qui si trova anche una piramide etrusca tra i boschi in mezzo ad una fitta vegetazione molto simile nella forma agli altari religiosi chiamata anche sasso del predicatore o altare piramidale 

Si trova in un'area ricca di reperti del periodo etrusco e preistorico attraverso sentieri tra abitazioni rupestri nelle rocce altari luoghi di culto tra cui un cimitero paleocristiano che si raggiunge con gite guidate

E' stata scoperta nel 1911 e non si è mai studiato attentamente le sue origini fino al 2008 quando si arriva alla piramide si salgono le rampe di scale fino a raggiungere un ara dove venivano praticati riti agli dei degli inferi







martedì 7 luglio 2020

il mistero del lago Anjikuni

Il Lago Anjikuni si trova nella regione  di Nunavut Kivallig in Canada, situato lungo il fiume Kazan, è diventato famoso nel freddo novembre del 1930. Il Lago Anjikuni è un bel posto per la pesca  è diventato famoso nel  1930  quando un esperto cacciatore di pellicce Joe Labelle che conosceva bene la comunità Inuit e I loro racconti sui malvagi spiriti di legno 

Una notte di luna piena Labell sentì uno strano silenzio entrando nel villaggio degli Inuit e nessun segno del fumo dei fuochi cercò di capire cosa era successo e capì che la tribù aveva lasciato il villaggio ma non capiva il motivo soprattutto perchè partendo non avevamo portato con sè ne cibo ne armi nè vestiti

Allora decise di raggiungere l'ufficio telegrafico e ha convinto  il Mounted Police di avviare un'indagine ufficiale che interrogò subito un cacciatore e I suoi due figli e dissero di aver visto un oggetto cilindrico dirigersi verso il lago 

Arrivati al villaggio si sono accorti che tutte le tombe sono state svuotate e le lapidi accatastate dopo indagini approfondite si scoprì che la tribù si era dispersa otto settimane prima che arrivasse Labelle ma che non si capì come I cani morirono visto che erano così importanti per gli Inuit e chi accese i fuochi che Labelle ha visto arrivando al villaggio 




martedì 23 giugno 2020

i misteriosi sepolcri della famiglia chase

Sull'isola di Barbados tra le spiagge caraibiche sulla cima di un promontorio c'è la cripta della famiglia Chase dove hanno luogo  fenomeni inspiegabili

Prima la cripta apparteneva a James Elliot venne sepolta sua moglie ma I suoi resti sparirono e questo fu l'inizio di strani fenomeni 

In seguito vennero sepolte le figlie di Thomas chase.

 Quando morì Thomas ma quando fu sepolto si scoprì che le bare delle bambine erano state spostate e capovolte cioè messe a testa in giù nonostante l'entrata non presentasse forzature vennero rimesse al suo posto e la cripta fu sigillata.

Nel 1816 morì il piccolo Samuel e con difficoltà venne aperta la cripta ma il feretro delle bambine e di Thomas erano ancora state capovolte

rimesse a posto al prossimo decesso le bare vennero trovate ancora spostate solo il feretro della signora Goddard rimase al suo posto 

La famiglia venne considerata maledetta e gli studiosi non trovarono una spiegazione a ciò che succedeva perchè ancora una volta venne spostata una bara si pensò a smottamenti e alluvioni ma non c'era nessuna prova di ciò così le bare vennero sepolte nel cimitero e i fenomeni cessarono 




sabato 11 aprile 2020

stonehenge

Stonehenge 

si trova ad Amesbury nello Wiltshire  a 130 km da Londra ed è la costruzione megalitica più famosa, è composta da un cerchio con sei blocchi di pietra coperti con tre architravi e un cerchio più all'esterno formato da 17 monoliti con architravi

Prima formato da 1624 componenti in pietra attribuita ai Romani ma non è del tutto sicuro nel 1964 furono spostate solo sette rimangono al loro posto alcuni sono stati restaurati altri aggiunti in cemento

Sembra sia stata costruita nel 3100 a. C.  per rituali religiosi si chiama Stonehenge perchè henge è una architettura preistorica stone invece significa pietra

Numerose leggende vengono raccontate che sia stato costruito dagli alieni, l'asse di Stonehenge si allinei al sorgere del sole durante il solstizio d' d'estate e al tramonto durante il solstizio d'inverno quindi si pensa sia stato costruito guardando il sole

martedì 4 febbraio 2020

misterioso cerchio di pietre del Monte Cavallo Brescia

misterioso cerchio di pietre del Monte Cavallo Brescia 


E' un antico cerchio di pietre circolare che è  è stato studiato da numerosi storici sul monte Cavallo sembra trattarsi di un antico osservatorio solare e primitivo luogo di culto ma non si sa nulla di preciso


Seguendo un sentiero piuttosto stretto si passa vicino a un anfiteatro e si continua dove sorge il Presepe di Nuvolera e si continua a salire parecchio si trova la struttura misteriosa del complesso una pietra al centro del cerchio che ha un diametro di 42 metri con un disco sulla testa  e le braccia allargate sembra si rivolga al sole questo luogo viene chiamato Stonehenge bresciano 

Una volta si è visto anche un globo di luce che si è fermato sopra il monte per poco e poi se ne andato a una forte velocità 


Questo cerchio è costituito da una specie di fossato riempito di tantissime pietre che non può essere una formazione naturale


L'ipotesi più accreditata è che sia un antico luogo sacro che vale la pena di essere visitato per la sua particolarità 








domenica 22 dicembre 2019

la transilvania e i miti dei vampiri

la Transilvania e I miti dei vampiri 
Snagov monastery
la Transilvania è conosciuta per le storie di vampiri, secondo la leggenda questi vampiri in Romania sono chiamati Strigoi e sarebbero le persone che si sono convertiti dalla fede ortodossa alla fede cristiana ma gli effetti della mutazione si possono vedere una volta morti quando infatti gli strogoi muoiono si racconta escano dalla tomba e vadano in cerca di sangue, tutt'ora si crede a questa leggenda 
patria di Vlad Tepes III chiamato anche Vlad the impaler ( l'impalatore) personaggio veramente esistito fu conte di Valacchia dalla metà del 1400 sembra sia stato l'ispiratore dello scrittore Bram Stoker protagonista del libro Dracula 
Fu chiamato l'impalatore perché usava impalare vivi I prigionieri nemici si dediccò a combattere l'impero ottomano guidato da maometto II morì in circostanze misteriose 
Ma non fu l'unico vampiro un'altra vampira fu la contessa Elizabeth Bathory una serial killer che era abituata a bagni di sangue estratti dalle vittime dei suoi omicidi venne accusata di più di 600 omicidi di ragazze ancora vergini e rinchiusa poi nel suo castello di Csejte dove morirà
i luoghi della leggenda sono il castello di Bran un tetro luogo a 30 km da Brazov la dimora di Vlad, la cittadella di Soghisoara il villaggio di origine della famiglia Tepes con tante chiese di stile gotico e barocco, Poenari castle che viene considerata la vera abitazione di Vlad ormai in rovina, Hunyad castle un'altra possibile residenza del conte, snagov monastery un monastero nel villaggio Snagov 40 km da Bucarest dove si trovano le ceneri del conte





martedì 10 dicembre 2019

Ponte del Diavolo - Lucca

Ponte del Diavolo - Lucca 


Ci sono numerosi meravigliosi borghi in Toscana in provincia di Lucca c'è Borgo a Mozzano attraversato dal fiume Serchio  un corso d'acqua che si può attraversare attraverso il Ponte del Diavolo
Un ponte lungo oltre 90 metri a schiena d'asino molto caratteristico è formato da tre arcate di dimensioni diversi la più alta è di 18 metri
il suo nome deriva da una leggenda per la quale è stato costruito dal diavolo 

Infatti sembra che il costruttore era preoccupato dai tempi di consegna visto la difficoltà che presentava e preso dalla depressione gli si presentò il diavolo che gli propose che avrebbe costruito lui il ponte in cambio dell'anima della prima persona che l' avrebbe attraversato+
dopo il patto il ponte fu eretto in una notte ma il costruttore si sentiva in colpa andò a confessarsi e il prete gli disse che poteva far attraversare il ponte da un animale  e così fece aspettare tutti e fece passare un maiale arrabbiato il diavolo si buttò nell'acqua del Serchio e non si vide più
in realtà il vero nome del ponte è il ponte della Maddalena e fu costruito in epoca medievale voluto dalla contessa Matilde di Canossa per consentire ai viandanti di raggiungere Lucca 





martedì 12 novembre 2019

la foresta del suicidio in Giappone


la foresta del suicidio giappone



La foresta del suicidio si trova in Giappone ed è stata luogo di molti suicidi Aokigahara è un luogo scelto per togliersi la vita 
La  Foresta del Suicidio è un luogo, situato in Giappone, che ha ricevuto grande attenzione da parte dei media per una strana coincidenza: essere uno dei luoghi al mondo con un’alta frequenza di suicidi.
Le autorità hanno distribuito dei cartelli all'ingresso per aiutare I visitatori e invitano tutti a segnalare comportamenti anomali 
E' un posto tranquillo una foresta molto fitta la fauna è poca quasi inesistente e ci sono numerose grotte
anche il cinema ha utilizzato la foresta dei suicidi vista come luogo di spiriti e di morte Lo Yomi  è il luogo dove I morti abitano dopo la morte e una volta che hanno mangiato in esso non possono più tornare tra I vivi ci sono creature che impediscono l'uscita e la foresta dei suicidi è considerata la manifestazione del luogo sotterraneo 
In Giappone in caso di carestia portavano donne anziane o un padre oppure un parente in montagna e qui venivano lasciati morire ai pensa che nella foresta furono abbandonate persone lasciate morire e si parla di presenza di spiriti 
l'immagine della foresta incantata un pò spettrale è il frutto della letteratura e cinema 
Questo luogo si è formato dalle eruzioni del monte Fuji tra il IX e l'XI secolo parte di queste eruzioni entro nel lago e lo divise in tre sopra la lava è comparsa la foresta 
Essendo il terreno molto duro le radici ramificano in superficie dando origine a uno spettacolo sorprendente il vento colpisce solamente la cima degli alberi perchè è molto folta e c'è probabilità di perdersi facilmente








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mistero - poltergeist di Rosenheim

 mistero - poltergeist di Rosenheim A Rosenheim, un paese dell'Alta Baviera in Germania nel novembre del 1967 nell'ufficio dell'...